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Feb 25, 2024

Come la Ferrari punta a tornare a vincere nel 2024

Le aspirazioni della Ferrari per la seconda metà del Campionato del Mondo F1 2023 sono incentrate sul riconquistare posizioni nella classifica Costruttori. Ancora più importante, il team punta a sovraperformare costantemente Mercedes e Aston Martin.

Questo obiettivo è stato sottolineato dal Team Principal Frederic Vasseur e ulteriormente ribadito dal Responsabile del Telaio Enrico Cardile a Zandvoort. Entrambi hanno sottolineato che il 676 del prossimo anno sarà significativamente diverso dal sottoperformante SF-23 di quest'anno.

Pertanto, eventuali sviluppi futuri riguarderanno esclusivamente la vettura del 2024, i cui concetti dinamici e aerodinamici divergeranno significativamente da quelli della SF-23.

Si prevede che il progetto 676 incorporerà numerosi elementi che ricordano la vincente RB19 della Red Bull, come suggerito dalle speculazioni. Tuttavia, le prime indiscrezioni ci permettono di discernere le principali aree di differenziazione dall’SF-23. Queste distinzioni derivano non solo dai punti deboli individuati, ma anche dai vincoli che hanno ostacolato lo sviluppo dell'SF-23. Le sue prestazioni incoerenti derivavano da dinamiche e aerodinamica del veicolo disgiunte.

Per quanto riguarda le sospensioni, l'SF-23 era limitato dalla combinazione di una configurazione pull-rod nella parte posteriore e push-rod nella parte anteriore, e dall'inadeguatezza delle caratteristiche anti-dive anteriore e anti-squat posteriore dell'auto. Fortemente accentuate nella RB19, queste caratteristiche fornivano un robusto controllo sui trasferimenti di carico longitudinali e sull'assorbimento degli urti. Tuttavia, l'intricato design del pavimento dell'SF-23 ne limitava la piena efficacia, provocando un persistente delfinamento.

Fonti attendibili suggeriscono che la Ferrari 676 presenterà una trasmissione completamente rinnovata, che interesserà lo sbalzo posteriore, i punti di ripresa delle sospensioni e la disposizione delle barre di torsione e degli ammortizzatori. Questi componenti dovrebbero essere posizionati nella sezione superiore, indicando uno spostamento verso una configurazione push-rod, in contrasto con l'attuale configurazione pull-rod. La riprogettazione dello sbalzo posteriore, oltre ad influenzare la distribuzione del peso, rafforza questa congettura e suggerisce una modifica complessiva del profilo del diffusore.

La scelta di un design push-rod posteriore migliora il reindirizzamento del flusso d'aria verso la sezione centrale dell'asse posteriore, limitando gli effetti aerodinamici come gli schizzi di pneumatici, ovvero lo schiacciamento del flusso d'aria tra le ruote e gli schermi verticali del diffusore. Questa alterazione facilita anche maggiori attributi anti-immersione, resi possibili dal posizionamento più basso dell'ammortizzatore e della barra di torsione. Al contrario, il layout delle sospensioni anteriori dovrebbe essere un design pull-rod, giustificato principalmente da una maggiore anti-immersione e da un'interferenza minima con il flusso d'aria dell'ala anteriore (vedi immagine sotto).

Le pance laterali presenteranno in modo prominente un profilo superiore continuo e inclinato. La parte superiore delle pance laterali sarà priva di condotti, sostituendo gli ingressi oblunghi con fessure distinte ispirate alla Red Bull. Questa modifica mira a diminuire la resistenza al movimento in avanti garantendo al tempo stesso un flusso d'aria adeguato per i requisiti di scambio di calore dell'unità di potenza. Il profilo inferiore delle pance, caratterizzato da un profondo canale, assolve ad una duplice funzione aerodinamica, migliorando il flusso d'aria verso l'asse posteriore e contemporaneamente riducendo la sezione anteriore della vettura.

Il pavimento del 676 introduce significative discontinuità nel profilo inferiore, basandosi sulle ultime evoluzioni dell'SF-23 che debutterà al GP d'Italia. Sebbene generare una notevole deportanza rimanga l'obiettivo chiave, il design del pavimento si concentra anche sull'eliminazione del delfino attraverso l'adozione di altezze di marcia minime.

Per riassumere, ci sono sei aree chiave in cui le Ferrari 2023 e 2024 differiranno (vedi immagine sotto).

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